Corpi in Rel-Azione
laboratorio di movimento, coreografia e composizione istantanea
A cura di Beatrice Bresolin
Nota: L’offerta formativa viene di volta in volta adattata al contesto che ospita il laboratorio, al background e agli interessi del gruppo di partecipanti, nell’ottica di offrire un training e un lavoro di ricerca che vadano ad integrare le regolari attività.
Come raggiungere uno stato di consapevolezza che permetta di pensare con il corpo? Come arrivare ad un movimento che fluisce e sorprende lo stesso corpo che lo compie? Che cosa ci muove? Quando i nostri corpi sono felici?
Questo percorso è un invito a riconoscere stimoli di movimento in ciò che attraversa i nostri sensi e a relazionarsi con consapevolezza con gli altri corpi e l’ambiente circostante. Le pratiche mirano ad attivare l’intelligenza corporea e comprendono proposte per una ricerca personale e per una sintonizzazione collettiva; interazione basata su principi quali ascolto, autonomia, disponibilità, chiarezza; elementi di composizione coreografica.
Il laboratorio attinge a strumenti che provengono da tecniche differenti, quali release tecnique, floor work, instant composition, pratiche somatiche, danze urbane e classica. Le proposte si articolano in task individuali, a coppie e in gruppo e possono essere declinate secondo le proprie attitudini e capacità.
Obiettivi:
- sviluppare la consapevolezza e l’ascolto del corpo in relazione con lo spazio e con l’Altro, attraverso l’uso attivo e consapevole dei sensi come fonte di movimento, per aumentare la propriocezione e quindi la chiarezza di intenzione ed efficacia nella comunicazione corporea
- accrescere il linguaggio di movimento superando i limiti posti dalle proprie abitudini e “tradizioni”
- utilizzare l’ambiente circostante come fonte di stimolo al movimento, attraverso una pratica fisica che risponde ad una politica di rispetto (del proprio corpo e ciò che ci circonda), sostenibilità (imparando a “prendere da quello che c’è”), inclusione (degli altri e dell’ambiente circostante) e condivisione (più che “dimostrazione”)
- allenare uno sguardo capace di un contatto che si basi sul consenso
- scoprire ed esprimere la propria creatività e le proprie attitudini
- raggiungere uno stato performativo forte, ovvero una presenza allo stesso tempo sicura, calma e pronta a divertirsi con l’imprevedibile
- imparare a servirsi della tecnica a favore e non a scapito del piacere di ballare
- raggiungere uno stato di consapevolezza corporea che permetta di “pensare con il corpo” e stupirsi
Pratiche:
- ascolto e apertura partendo dai sensi della vista, dell’udito e del tatto.
- ricerca personale guidata per uscire dalla confort zone e sviluppare il proprio vocabolario di movimento
- interazione con lo spazio e con gli altri basata sui principi che regolano la relazione umana: consapevolezza, autonomia, ascolto, disponibilità, chiarezza, supporto
- creazione di sequenze coreografiche attraverso la relazione con l’ambiente circostante (lavoro anche all’esterno della sala di danza auspicabile)
- pratiche sul tempo e sul ritmo di composizione
- pratiche sulla presenza, sullo sguardo e sull’incontro
- pratiche di movimento che includono l’uso della voce e della parola
- pratiche con dinamiche giocose
Tecniche e Strumenti:
- elementi di release tecnique: principio del momentum, connessione tra parti del corpo, relazione peso del corpo – pavimento – forza di gravità, origine del movimento
- task di improvvisazione individuali, a coppie, in gruppo
- elementi di floor work
- strumenti che provengono dalle danze urbane
- elementi di tecnica classica rielaborati
Performance finale (facoltativo):
se l’organizzazione ospitante è interessata, il laboratorio può condurre ad una performance/restituzione finale.
Foto Maria Conte